lunedì 30 dicembre 2013

37_soffia che ti passa: secondi lavori dal guadagno facile. Come gonfiare un palloncino


Sabato sera.
Cena casalinga low cost con amici: birra per i più, takiflù per me, pizza e televisore acceso in sottofondo.
Inevitabilmente si finisce a parlare del lavoro che va e che viene, dell'impossibilità di riuscire a mettere via neppure quella parte che servirebbe ad accendere il mutuo che ti porterai comunque nella tomba, e, insomma, tutti quei discorsi pacco da presi male, quei discorsi che "...ai tempi dei miei, invece...", che neanche alla peggior bocciofila di plurinovantenni sentiresti raccontare.
Rassegnati al fatto che, quel bilocale in costruzione al di là della strada, trasformato per esigenze di mercato in un TRI, te lo vendono davvero a 375MILAEURO e che quindi proprio noncisonocazzi, ingurgiti i bocconi con una fatica tutta nuova.
E il fatto che non respiri, e che la testa sembra voglia esploderti (questa volta solo per il raffreddore), di certo non rende il tutto più piacevole.

In un momento di mesto silenzio, veniamo risvegiati dal coma da un rumore che proviene dalla tele, fino al quel punto totalmente ignorata.
E' un rumore un pò fastidioso, indecifrabile.
Alla tele, un tizio americano sessantenne, racconta della sua ossessione-da-palloncini tenendosene uno trasparente -la sua tipologia preferita- stretto tra le braccia, spesso accarezzandolo e, così facendo, provocando quel fastidioso rumore che ci aveva fatti girare tutti e quattro verso lo schermo.
Dopo i primi minuti di (nostra) confusione a riguado, il vecchio, con tono innocente, aggiunge che, si, la sua attrazione nei confronti dei palloncini è anche di tipo sessuale.

Maaaaacosacaaaaaaaz?!?!?!?!?!?

E niente, da lì ci si apre un mondo.

Con mia grandissima sorpresa non c'è una voce di wikipedia dedicata, ma ve lo spiego io, che è uguale...
Un looner è un tipo feticista dei palloncini.
Si tratta dell’eccitazione sessuale nel vedere qualcuno gonfiare un palloncino (in inglese balloon, da cui looner): osservare una bella donna soffiare, udire i suoi ansimi, l’alzarsi e abbassarsi ritmico del petto, insomma, la fisicità dell’atto, è il fulcro di tale spettacolo.
Aggiungete a questo la stimolazione sensoriale giocosa dei palloncini multicolori, il rumore del lattice sotto i polpastrelli e l’eccitazione di non sapere esattamente quando esploderà, e avrete una chiara idea del climax di cui i looners vanno ghiotti.

Tutto qui?
Si, cazzo!

Anzi, no!
Il nostro climax di incredulità tocca l'apice quando, ormai intrippati da 'sta fissa, troviamo che su e-bay, un palloncino gonfiato da una tipa è stato venduto a 90 dollari!
Novantadollaroni!!!!

Pausa.

Alzo lo sguardo verso Mapi e incrocio il suo, dritto nei miei occhi.

Avete capito.



Stamattina mi alzo, accendo il computer e mi trovo questo messaggio:














Ahahhahahhahah, mmmmmavveramente?!?!?
Rileggendolo mi piace farvi notare il passaggio in cui dice di fare questo lavoro da DECENNI, che, se ce ne ha 30, la tipa in questione, è già tanto.

Ma vabbè.
Il mondo è strano...
...o forse no.

Forse non è strano che per un attimo (o più di uno...) abbiamo pensato che, davvero, metterci a gonfiare e strofinare un paio di palloncini a sera non sarebbe stato poi così male, che ci avrebbe, senza alcun dubbio, potuto fruttare più di un secondo lavoro in piena regola; che alla fine non c'è niente di male, un video a gonfiare palloncini è sempre più decoroso di tanti autoscatti da bimbemikia che infestano giornalmente, inutilmente, le nostre bacheche di facebook...

E poi, niente, giro un attimo la testa prima di rileggere il tutto e cosa mi ritrovo sulla scrivania????


Segno del destino???


mercoledì 25 dicembre 2013

36_natale

Non vorrei passare per una di quelli che si devono per forza lamentare che il Natale è una festa di merda.
Io vorrei un casino sentire lo spirito natalizio, vorrei aver avuto giorni per andare a cercare regalini più o meno cazzuti per persone più o meno care, mi sarebbe piaciuto camminare per le strade col naso all'insù sorridendo per le luminarie, aver sentito un pò di magia nel fare l'albero (che, a differenza dello scorso anno, mi sono sforzata di addobbare e non abbandonare nello scatolone in un angolo della sala).
Mi sarebbe piaciuto sentire che qualcosa di speciale stava per succedere, un pò come quando si era piccoli.

Io c'ho provato, eh.
Ma niente.
Zero.
Anzi, vi dirò, qui va sempre peggio.

Forse che stare a lavoro fino alle otto del 24 fa passare un pò la poesia.
Forse che avere a che fare con gente che va in cerca di regali dell'ultimo secondo, per fare "un pensierino", parafrasi del concetto di non-c'ho-un-cazzo-di-voglia-di-farlo-sto-regalo-demmmerda e "maaaa...roba da meno non ce l'hai?", non aiuta...
Forse che, si, anche in questo post sono in premestruo....

...sta il fatto che tutto 'sto pressing per il Natale è stato, anche quest'anno, una vera sconfitta.
Coi parenti, poi, sembra che tutto debba ruotare solo e soltanto attorno a quanto puoi riuscire a mangiare.
Cioè, il successo del tuo (ma soprattutto del loro) natale è direttamente proporzionale a quanto tu riesca a mandar giù.
Fai felice il parentado se mandi giù.
Non mandi giù?
Delusione e profondo rammarico negli occhi dei tuoi commensali.

Altro da questo magico giorno?
Niente da dichiarare.

Detto questo, sappiate che ho cancellato una sbrodolata di rflessioni-da-pippe-mentali-hardcore che mi ero messa a scrivere ma che poi, vabbè, che ve lo scrivo affà...

Comunque è vero quello che mi ha detto una sciùra in negozio qualche giorno fa:
"il Natale dovrebbe cadere ogni 3-4 anni".
Tààààc.
Colto in pieno.
Quanta verità.

E, per concludere questo post inconcludente, visto che sono ancora in tempo: buon Natale a tutti.
Ma soprattutto ai presibene.
 

lunedì 2 dicembre 2013

35_ti farò mangiare la mia polvere: breve storia di un taccheggio sventato

L'ho beccato.
Ieri sera, finalmente, ho beccato il merda che mi fotteva quintalate di ciprie dal negozio.
Anche ieri sera ero sola, c'erano almeno 3 persone in negozio, zona cassa, io ero classicamente divisa tra una battitura, uno sconto, un pacchetto, uno scontrino e un campioncino da lasciare e....grazie a dio, la mia rinomata cecità, almeno questa volta, è stata smentita.
Alzo lo sguardo e vedo 'sto vecchio che arraffa a piene mani dalla mia zona trucco.
I miei cazzo di trucchi! Che sistemo autisticamente in modo che non ci siano fottutissimi e antiesteticissimi buchi! Io odio i buuuchi!!!

Horror vacui.
Sempre.

Mollo tutto e gli vado incontro, non ricordo cosa ho detto ma di sicuro gli ho ripreso quello che aveva in mano e lui, sfacciatissimo ha anche provato a dirmi: "..Eccchèèèè, sccctavo guardando iii colore, eccchenonzipuò???"
Io l'avrei preso a calci. Ma menato forte, eh.
Che aziendalista...mi meriterei l'indeterminato ad honorem.
No, soprattutto ora rodo perchè, dopo, come sempre, mi sono venute in mente mille frasi figata che avrei potuto dirgli.
Una battutina sulla sua seconda vita da viados che avrebbe giustificato il furto di tutto quel cerone non sarebbe stata male.
Poi, gli mollo in mano il catalogo e gli dico che così lì trova lì sopra, i colori.
E, anche qui, potevo aggiungere che doveva leggerselo bene, guardare bene i prezzi, e poi ci potevamo anche mettere a posto con tutto quello che mi aveva già portato via.

Cazzo, frasi bbbbomba, sprecate.
Solita questione di tempismo sbagliato.
La classica me, insomma.

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